sabato 17 maggio 2014

«La faccia sua era faccia d'uom giusto» (Inf. XVII 10)

In occasione del 17 maggio (Giornata internazionale contro l'omofobia, la bifobia e la transfobia; in proposito, vedi qui) mi è parso giusto citare, come omaggio a papa Francesco, il 17° canto dell'Inferno di Dante, nel titolo del presente post; post che appartiene alla serie delle trascrizioni di miei stati di facebook: quanti di essi mi vada di «traslare», per particolare significatività o ludicità o beltà, «dal risonante pantarei di facebook al ristagnante pantano della blogsfera», come altrove dicevo; ond'ecco:


Status di facebook del 16 maggio 2014, ore 12.58

    Oooooooooooooooooooooh ma QUANTO è commovente il papa nelle foto in cui riceve la carezza di un ragazzo down.
    Quanto a me, mi commuoverò SOLTANTO quando ritratterà le orribili parole, Bergoglio, che scrisse nella sua (non abbastanza) famosa lettera del 22 giugno 2010 ai monasteri di Buenos Aires, tuttora grondante veleno.
    Leggetela e ditemi, quindi: dov'è veramente il Demonio?
Francesco Scaramuzza, Gerione.
«[...] Il popolo argentino dovrà affrontare nelle prossime settimane una situazione il cui esito può seriamente ferire la famiglia. Si tratta del disegno di legge che permetterà il matrimonio a persone dello stesso sesso. [...]. È in gioco il rifiuto totale della legge di Dio [...]. Qui [...] c’è l’invidia del Demonio [...]. Non siamo ingenui: questa non è semplicemente una lotta politica, ma è un tentativo di distruggere il disegno di Dio. Non è solo un disegno di legge (questo è solo lo strumento) ma è una mossa del padre della menzogna che cerca di confondere e d’ingannare i figli di Dio. [...] Oggi la Patria, in questa situazione, ha bisogno dell’assistenza speciale dello Spirito Santo che porti la luce della verità in mezzo alle tenebre dell’errore. [...] Per questo mi rivolgo a Voi [...]. Invocate il Signore affinché mandi il suo Spirito sui senatori che saranno impegnati a votare. [...] Questa guerra non è vostra, ma di Dio. [...]»

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