giovedì 20 febbraio 2014

Chiarimento sulla collocazione di una illustrazione di Athanasius Kircher

Le prime nove delle ventuno puntate del mio novissimo laboratorio euristico di filosofia, arti varie, gioco e umana armonia Encyclopædia Cœlestis, inauguratosi domenica scorsa, saranno dedicate alle nove Muse. E ciascuna Musa sarà associata a un mondo o sfera celeste del sistema aristotelico-tolemaico secondo uno schema di corrispondenze che ritorna identico, fra l'altro, in un passo nel capitolo I del De nuptiis Philologiæ et Mercurii (V sec. d.C.) di Marziano Capella e in due illustrazioni dell'età moderna capitatemi sott'occhio, delle quali la più vecchia è il frontespizio del De practica musicæ (1496) di Franchino Gaffurio.

[Aggiornamento del 26 febbraio: ora la più vecchia ch'io abbia sottomano è un'illustrazione dal Musica practica (1482) di Ramos de Pareja.]

Per risalire alla collocazione dell'altra illustrazione, recante la didascalia Schema symbolicum novem Musarum et Apollinis iuxtamentem Mythologorum & Grecorum & Hebræorum, ho dovuto durare un po' di fatica. Ho compiuto la ricerca esclusivamente via Google, ma infine son riuscito nell'intento. E ho potuto così smentire quanti, copiandosi l'un l'altro lungo il web, erroneamente vanno riportando che l'illustrazione si trovi in una fantomatica edizione romana del 1665 dell'Ars magna lucis et umbræ in mundo di Athanasius Kircher (a meno che si trovi uguale in quella, ovemai esista).

L'autore è lo stesso, ma il libro è un altro, infine: Obeliscus Pamphilius, hoc est interpretatio nova et hucusque intentata obelisci hieroglyphici, per i tipi di Ludovico Grignani, Roma, 1650. Il suddetto Schema symbolicum si trova precisamente nel libro III (Mystagogia ægyptiaca), capitolo XII (De Musarum & Apollinis mystica significatione), pag. 244.

L'illustrazione in oggetto.

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